Come fare un’introduzione di tesi interessante (con esempi)
In questo articolo vedremo come scrivere un’ottima introduzione di tesi di laurea.
Il problema è che scrivere un’introduzione di tesi soddisfacente è parecchio difficile.
Questo vale anche in tutti i campi relativi alla scrittura.
Roald Dahl ha pubblicato alcune tra le più celebri storie per bambini.
Il GGG, La fabbrica di cioccolato, Matilda. Giusto per citarne alcune.
I suoi libri sono stati tradotti in tutto il mondo, e sono diventati film e opere teatrali.
Davvero uno che sapeva il fatto suo.

In un’intervista dichiarò che
Quando mi sto avvicinando alla fine di una storia, la prima parte è stata riletta e modificata e corretta almeno centocinquanta volte. Sono sospettoso della facilità e della velocità. La buona scrittura è essenzialmente riscrittura. Sono convinto di questo.
(Fonte)
Le prime righe sono le più difficili da scrivere, come sapeva bene Roald Dahl.
Da quelle prime battute dipende il successo di un libro.
Se vuoi che un testo abbia successo, è fondamentale che i primi paragrafi catturino l’attenzione del lettore.
L’introduzione di una tesi è qualcosa che spesso manda in crisi gli studenti.
Un po’ perchè la fanno alla fine, quando le energie mentali sono quasi finite.
E un po’ perchè non sanno bene come si fa a suscitare interesse attraverso la scrittura.
Rimandano sempre, poi il giorno prima della scadenza scrivono un paio di pagine di introduzione non proprio approfondite.
Oppure peggio ancora tentano di farsi scrivere pezzi di tesi dalla AI.
Ma la AI produce testi di basso livello, facilmente identificabili dai software anti-plagio.
E soprattutto sfruttando la AI non si usa la scrittura per fare ciò che serve davvero, ovvero pensare.
“Non so cosa penso finché non lo scrivo”
Joan Didion
Si può fare decisamente meglio.
Com’è fatta un’introduzione di tesi interessante
Tutte le tesi ben fatte hanno qualcosa in comune.
Fin dalla prima riga esprimono concretezza, spessore, rilevanza.
Come raggiungere un livello così alto con la tua tesi?
Io ho una credenza forte a tal proposito.
Lo storytelling ci dà gli strumenti migliori per scrivere una tesi che susciti interesse.
Naturalmente non sto dicendo che devi scrivere il nuovo Harry Potter.
Guardala in questo modo. Le tecniche usate dai romanzieri per tenere incollato il lettore possono essere trasferite con successo anche in ambito accademico.

Vedi queste persone? E’ da trent’anni che tengono incollate alla TV le nonne di tutta Italia. Non sottovalutare il potere dello storytelling.
Ma torniamo a noi.
Adesso Immagina che un lettore abbia un interesse e voglia informarsi di più.
Sarebbe opportuno dargli tutte le risposte per soddisfare la sua curiosità in modo brillante, non trovi?
In ogni storia c’è sempre una figura che mostra all’eroe la via per accrescere la conoscenza. Pensa al maestro Yoda, ad esempio.
La tua tesi sarà la guida che mostrerà al lettore come raggiungere l’obiettivo e ottenere la conoscenza specifica intorno al suo problema.
I contenuti della tua tesi saranno come un’arma intellettuale a disposizione del lettore.
L’introduzione della tua tesi darà un assaggio di questa arma intellettuale.
Ecco una sequenza di una introduzione di tesi ben fatta.
#1 – Hook o gancio
#2 – Obiettivo della ricerca
#3 – Ethos personale e motivazione alla ricerca
#4 – Metodologia adottata
#5 – Capitoli in sintesi
#6 – Conclusione e successivi approfondimenti
Queste sono le sezioni necessarie di una introduzione di tesi.
Vediamo in particolare la prima fase decisiva, quella del “gancio”.
Come iniziare l’introduzione di tesi per creare interesse
La prima frase aggancia il lettore attraverso un’idea interessante, quasi seducente.
In gergo si chiama hook, il gancio.
(Di nuovo lo storytelling, cominci a capire ora?)
Vediamo qualche modo per scrivere la primissima frase della introduzione di una tesi.
Ti riporto alcune aperture, secondo un mio ordine personale dalla più efficace alla meno efficace.
Fatti o aneddoti curiosi
Facendo ricerca per la tesi avrai incontrato sicuramente qualche fatto che stimoli curiosità. Riportalo come gancio della tua introduzione, facendo attenzione che non sia una curiosità fine a se stessa, ma sia legata all’argomento della tesi.
Statistiche sorprendenti
Le statistiche, soprattutto quelle insolite o particolari, attirano immediatamente l’attenzione del lettore. Bisogna avere due accortezze però. Riportare numeri precisi e riportare la fonte della statistica.
Credenza diffusa, ma falsa o imprecisa
Questa apertura di tesi prevede che il laureando fornisca chiarezza su un aspetto dato per scontato ma che in realtà non lo è.
Citazioni famose
In questo caso si introduce la tesi appoggiandosi appoggiandosi a una figura autorevole del tuo campo. per suscitare interesse, non scegliere una citazione banale, ma provocatoria, unica o audace.
Metafore, immagini, analogie
In accordo con molti pensatori, le metafore sono un oggetto linguistico meraviglioso, possono dare una forte scintilla per accendere la curiosità (e sì, come vedi ho appena usato una metafora…).
Domanda retorica
In ultima posizione ho inserito le domande retoriche. Sono un po’ abusate e comunicano una certa mancanza di fantasia da parte dello studente. Ma in piena emergenza da consegna e se non vengono altre idee, si può usare una domanda retorica, dichiarare concluso tutto e consegnare la tesi in segreteria.
Bene, una volta capito a cosa serve un gancio potente, il resto dell’introduzione servirà ad anticipare ciò che verrà dopo nella tesi e perchè dovrebbe valere la pena leggere tutto.
Se non sei sicuro che ne valga la pena, allora non hai un problema di introduzione, ma di argomento di tesi.
Approfondisci il tuo argomento di ricerca finchè sei sicuro che sia interessante. Una bella introduzione verrà di conseguenza.
Se non sai come fare, abbiamo preparato Piccolo Argomento Rilevante, un mini-corso gratuito sulla scelta di un valido argomento di tesi.
Un esempio reale di come fare l’introduzione di tesi
Sono un docente di filosofia e recentemente ho completato un Master in Media Education, scrivendo la terza tesi della mia vita.
Le tecniche che ti ho mostrato fino a qui valgono per ogni tipo di tesi.
Ti riporto la sequenza per fare l’introduzione di tesi.

Questa tecniche sono un ottimo esempio per scrivere l’introduzione della tesi triennale, tesi specialistica, tesi di dottorato, tesi di master.
E sono le stesse che ho usato io per introdurre la mia tesi.
La tesi era il resoconto di un esperimento, ovvero realizzare alcuni corsi di apprendimento per ragazzi delle scuole medie, erogarli in modalità e-learning e vedere se funzionavano o no.
(Da quella tesi è nata poi l’idea di realizzare questo sito, Studiare in Pantofole).
Ecco l’introduzione alla mia tesi di Master (ho modificato i dati sensibili).
Hook dell’introduzione:
Secondo i dati delle prove INVALSI del 2024, solo il 56% degli studenti della scuola secondaria di primo grado raggiunge un livello “adeguato” in matematica (fonte).
Obiettivo della tesi:
L’obiettivo della presente ricerca è mostrare, attraverso una sperimentazione effettuata presso l’Istituto Comprensivo “Mario Rossi” di Paperopoli, come l’erogazione di corsi di recupero in modalità e-learning possa considerarsi una via percorribile per aiutare gli studenti in difficoltà in matematica, aritmetica e geometria.
Ispirazione, ethos e motivazione della tesi:
Fornire contenuti didattici attraverso la didattica digitale è un’idea ispirata da alcune realtà affermate nel settore, come Apex Learning o Khan Academy.
I risultati ottenuti da Apex Learning sembrano corroborare l’idea che la didattica digitale possa trovare una sua collocazione all’interno dei sistemi scolastici tradizionali.
Un altro esempio celebre riguarda Khan Academy, un’organizzazione educativa no-profit. La sua missione è quella di “fornire un’istruzione gratuita di livello internazionale per chiunque e ovunque”. Questo tipo di mission è resa possibile dallo sviluppo delle tecnologie digitali, così come dalla diffusione di computer e connessioni di rete stabili e veloci. In questo modo si può superare la logistica dell’aula tradizionale e mettere in contatto il docente con studenti che abitano in ogni parte del globo.
Metodologia adottata:
Per avere un quadro realistico in merito all’efficacia (o meno) della didattica digitale, ho deciso di sperimentare concretamente sul campo, proponendo agli studenti della scuola dove ero ospite un corso di recupero in matematica. Il quadro teorico in merito all’e-learning è abbastanza maturo, ma spesso è legato alla cultura anglo-sassone.
La domanda allora diventa chiara: questo tipo di proposta funzionerà con studenti italiani?
Per scoprirlo ho contattato un docente di matematica. Insieme abbiamo preparato video-lezioni ed esercizi. Ho predisposto un ambiente di apprendimento online dove poter erogare il corso in modalità asincrona, con possibilità di fare domande in ogni lezione. Il corso è stato proposto agli studenti di terza media. La raccolta di feedback da parte degli stessi studenti ha chiuso la sperimentazione.
Capitoli principali della tesi:
Per fornire un’adeguata risposta alla domanda di ricerca, ovvero se la didattica digitale sia efficace e in che misura, ho articolato l’analisi secondo questo percorso.
Nella prima parte ho indagato lo stato dell’arte in merito alle teorie più diffuse, le buone pratiche già messe in essere da altri enti italiani e non, le sperimentazioni più interessanti legate al campo dell’e-learning.
Nella seconda parte si può trovare un resoconto dettagliato del mio caso studio. Gli obiettivi della sperimentazione, le classi coinvolte, i contenuti creati, la risposta dei ragazzi.
Nella terza e ultima parte, sarà presente una discussione critica per quanto riguarda i risultati dell’esperimento, quali sono stati gli elementi positivi e quali invece da migliorare.
Conclusione dell’introduzione:
Migliorare la proposta didattica attraverso l’erogazione di corsi online è sicuramente un approccio da tenere in considerazione per aiutare gli studenti, soprattutto quelli in difficoltà. I risultati, confermati anche dal nostro esperimento, sono promettenti, sebbene siano ancora da esplorare nel lungo termine gli effetti di una prolungata esposizione agli strumenti digitali da parte dei più giovani.
La concretezza e la specificità attirano più di grandi proclami o vaghe dichiarazioni.
Per arrivare a scrivere un’introduzione di tesi interessante bisogna unire un valido argomento di ricerca a tecniche di storytelling progettate per creare interesse.
Se ti interessa fare il prossimo passo, guarda la presentazione di Tesi Hack, la guida passo-passo di Studiare in Pantofole per scrivere una tesi eccellente.
