Statistiche sul rapporto tra liceali e università

Oggi parliamo del mondo universitario e della percezione che di esso ne hanno i ragazzi che frequentano la scuola superiore.

Quanti vogliono proseguire a studiare dopo le superiori? Cosa pensano i nostri giovani delle università italiane? Andrebbero all’estero? I maschi e le femmine scelgono gli stessi indirizzi di studi o no?

Abbiamo realizzato un sondaggio per rispondere a queste domande.

Il campione è di circa 80 ragazzi, dal primo al quinto anno di un liceo scientifico della provincia di Brescia.

I giovani vogliono fare l’università dopo le superiori?

giovani e università: hai intenzione di fare l'università dopo le superiori?

Come era intuibile, molti ragazzi, la maggioranza schiacciante, intendono continuare a studiare. La domanda è viziata dal fatto che gli studenti a cui ho posto questa domanda sono studenti di un liceo scientifico, perciò è difficile trovare persone che vogliano fermarsi con un diploma e basta, sebbene alcuni abbiano risposto proprio così.

Aggiunta: gli industriali di Cuneo hanno un suggerimento diverso: http://www.lastampa.it/2018/01/28/edizioni/cuneo/servono-operai-specializzati-tecnici-nei-servizi-alle-aziende-addetti-agli-impianti-e-macchinari-oGO9Tc5S4o5N2vBYGMSrIN/pagina.html

Conclusione. L’università resta un approdo ancora desiderato dai ragazzi.

L’impegno e il sacrificio durante l’università, saranno poi ripagato nel mondo del lavoro?

La domanda è stata divisa in due sottodomande, tutte accomunate dalla percezione che hanno i ragazzi di un patto sociale, che a volte sembra non funzionare come dovrebbe.

Il patto sociale è questo: se sacrifico tempo e soldi per studiare per anni una disciplina, e mi specializzo, e prendo una laurea, il mondo del lavoro saprà accogliermi?

se mi impegno all'università avrò un lavoro migliore?

Alla prima domanda (se studio avrò un futuro migliore?) molti hanno risposto che sono molto d’accordo.

A pari merito si piazzano coloro che sono abbastanza d’accordo con quella idea e coloro che si trovano totalmente in accordo.

le università italiane preparano bene i giovani?

La seconda affermazione era più sibillina: le università italiane preparano bene i nostri giovani?

A questa domanda i ragazzi hanno risposto che si trovano molto in accordo con tale affermazione, sebbene si vede un calo tra coloro che si trovano totalmente in accordo con quella posizione.

Conclusione: la fiducia nelle università italiane c’è, ma non è piena.

Come vivrebbero l’esperienza universitaria?

Si sa che il momento di andare all’università è ormai un rito di passaggio: da ragazzini sbarbatelli si comincia poi a fare sul serio.

Avventura, impegno, formazione, amicizie e amori, durante gli anni dell’università si sperimenta la vita fuori di casa.

Andresti a studiare all'estero durante l'università?

Sarebbero pronti i ragazzi a spostarsi all’estero per studiare? Con questa domanda vediamo l’apertura europea (o internazionale) dei ragazzi.

Andrebbero all’estero a studiare? Molti ci andrebbero, anche se alcuni proprio non ne vogliono sapere.

Andresti via da casa per frequentare l’università?

E come affronterebbero l’università da un punto di vista logistico i giovani? Tendono a rimanere a casa dei genitori o intendono lanciarsi fuori casa?

Molti sentono il richiamo della foresta. La maggioranza delle risposte infatti è stata assegnata all’appartamento lontano da casa.

Altri vorrebbero persino mantenersi da soli, senza dipendere economicamente dai genitori.

Al terzo posto, infine, troviamo i più casalinghi. Andrebbero sì all’università, poi di sera tornerebbero a casa dai genitori, che la cena è meglio trovarla pronta.

andresti via di casa per studiare all'università?

Conclusione: i ragazzi sembra che siano coscientemente aperti al nuovo e all’ignoto, e non abbiano paura a sperimentare eventualmente la vita universitaria all’estero.

La guerra dei sessi: cosa scelgono maschi e femmine?

La domanda che conclude questo articolo è stata scorporata in due, da una parte hanno risposto i maschi, dall’altra le femmine. La domanda era uguale e chiedeva cosa avrebbero scelto i giovani come indirizzo di studi.

differenze tra maschi e femmine nella scelta dell'università

Molti ragazzi hanno scelto ingegneria, scienze o economia. Molte ragazze hanno scelto medicina, psicologia o matematica. Pochi – sia maschi che femmine – hanno scelto architettura e meno ancora lingue. Nessuno, ovvero lo 0%, ha scelto filosofia.

Conclusione

Conclusione: dato che pochissimi giovani hanno scelto materie umanistiche o artistiche, sembra che il mondo del lavoro abbia una influenza notevole nella fase della scelta dell’università. La passione personale sembra sia mitigata dalla razionalità, che porta i giovani a scegliere il miglior compromesso possibile tra interesse personale e disponibilità lavorativa futura.

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